L’eucaristia? Una scuola di vita!
Carissimi, è prossima ormai la festività del Corpus Domini che, come ogni anno, coinvolge tutta la città attraverso la realizzazione dell’Infiorata in quello spirito di fraternità misto a competizione! Competizione che, lungi dal mirare da un semplice premio terreno, sia finalizzata al conseguimento del premio celeste ovvero alla crescita umana e cristiana di ognuno di noi. A tal proposito, vorrei ancora una volta invitarvi ad orientare lo sguardo non tanto alla bellezza della infiorata in sé, bensì al motivo che spinge ogni gruppo a cercare di rendere il proprio tappeto più bello in assoluto e, come ben sappiamo, il motivo è soltanto uno: Gesù, presente nel Sacramento dell’Eucaristia!
Il sacramento della santissima Eucaristia perpetua il memoriale della Pasqua del Signore e quindi della sua presenza salvifica. Dobbiamo allora tornare, con il cuore e la mente, all’importanza della celebrazione di questo sacramento e al suo significato.
Dobbiamo anzitutto considerare che la celebrazione dell’Eucarestia non è né una rappresentazione teatrale (infatti non diciamo vado ad assistere alla Messa), né un momento in cui viene dispensata la Santa Comunione (infatti non diciamo nemmeno vado a prendere la comunione). L’ Eucarestia è, anzitutto, un mistero da celebrare e questo significa che è una realtà che coinvolge appieno la vita di ognuno. Celebrare significa vivere. Questo ci permette di capire che celebrare l’Eucaristia significa adottare uno stile di vita che è quello della comunione e del dono, anzitutto lo stile di vita della comunione che significa intessere per l’Altro (Dio) e per gli altri (il prossimo) rapporti veri e sinceri. Come sappiamo il Signore si rende presente per noi nel nostro prossimo ecco allora che diventa indispensabile anche il dono che si rende concreto nel servizio. Servizio che è donarsi per il bene altrui. Del resto, quando Gesù ha istituito questo sacramento nell’Ultima Cena, risuonava l’antifona del comandamento dell’amore: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi! Nell’Eucaristia noi possiamo comprendere in che modo Gesù ci ha amato, ovvero donandosi a noi, facendosi per noi nutrimento, una semplice ed umile Ostia che racchiude in sé Dio stesso! Questo modo di donarsi è possibile soltanto se ci lasciamo guidare da sentimenti di umiltà e di abnegazione. Questo amore, che il Signore manifesta per ognuno di noi, è lo stesso amore che noi dobbiamo nutrire nei confronti dei fratelli, indistintamente. Questo ci ha insegnato Gesù nella sua vita terrena e continua a farlo attraverso la sua presenza sacramentale nell’Eucaristia! Ogni volta che noi celebriamo il memoriale della morte e risurrezione del Signore, ricordiamo questo: noi mangiamo il Corpo e il Sangue del Signore perché a nostra volta possiamo anche noi diventare Lui. Ovvero possiamo assimilare la nostra vita alla sua imitando quello che lui ha fatto. Come Cristo si fa cibo per noi anche noi dobbiamo farci cibo per i fratelli.
L’Eucarestia è scuola di vita: è da questo sacramento che possiamo apprendere la vita di Cristo e avere la forza necessaria per conformarci totalmente a Lui, servo obbediente, fino al dono totale della sua vita per noi ancora peccatori!
Questa piena partecipazione all’Eucarestia non è data dal fare qualche particolare servizio durante la celebrazione ma semplicemente dall’essere parte dell’unica assemblea che si raduna intorno all’altare del Signore per essere, sempre più, un cuor solo e un’anima sola!
Se il battesimo ci ha resi parte integrante del corpo mistico di Cristo quali membra vive, sta a noi e alla nostra libera scelta rinnovare la consapevolezza di questa dignità e comprendere quale sia il disegno di Dio per ognuno di noi! Una volta che abbiamo preso coscienza di cosa il Signore ci chiede allora potremmo anche agire in modo lodevole, degno per il bene di tutto il corpo!
Don Diego Casini
Priore Parroco